Un Anno Fa… E3 Harelbeke 2019, Stybar brucia Van Aert allo sprint! Bettiol ottimo quarto

Zdenek Stybar ha conquistato la E3 Harelbeke 2019. Il corridore della Deceuninck-Quickstep ha vinto in volata davanti a Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Greg Van Avermaet (CCC Racing Team), sfruttando la maggiore freschezza dei propri avversari dopo che l’ottima tattica di squadra gli ha permesso di rimanere al coperto per diversi chilometri. Ottimo quarto posto per Alberto Bettiol (EF Education First), grande protagonista delle fasi calde della corsa. Quinto un generoso Bob Jungels (Deceuninck-Quickstep), autore di un attacco durato per circa 50 chilometri. Nella top ten figura anche il nome di un altro italiano, Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), settimo, che non è riuscito a rimanere con i migliori nel momento dell’attacco decisivo.

La fuga sembra essere l’obiettivo di numerosi corridori, e come spesso accade in questi casi si fatica ad avvantaggiarsi sul gruppo. I primi chilometri vengono percorsi a un ritmo elevato con qualche sporadico allungo, subito rintuzzato dal plotone. Il primo sussulto arriva poco dopo il chilometro 10, quando il gruppo si spezza in più tronconi, salvo poi ritornare compatto nell’arco di qualche minuto. Soltanto all’interno del settore di pavé di Beaucarnestraat si forma la fuga di giornata, composta da Jaime Castrillo (Movistar), Marc Hirschi (Team Sunweb), Thomas Sprengers (Sport Vlaanderen-Baloise), Aksel Nommela (Wallonie-Bruxelles), Ludwig De Winter (Wanty – Groupe Gobert), Stijn Steels (Roompot-Charles) e Mihkel Raim (Israel Cycling Academy). A questi si aggiunge in un secondo momento un generoso Lionel Taminiaux (Wallonie-Bruxelles), che recupera 35 secondi sui battistrada completando il gruppo di otto attaccanti di giornata. Il plotone concede il via libera e lascia fino a 6’38” di vantaggio, con la Direct Energie a tenere un ritmo abbastanza blando.

L’inerzia della corsa inizia a cambiare quando la Deceuninck-Quickstep si porta in testa, rosicchiando un minuto prima ancora di entrare nella zona di rifornimento fisso. L’azione dell squadra belga, con il solito grande lavoro di Iljo Keisse, riporta gli inseguitori molto più vicini ai battistrada, fino a tornare sotto i tre minuti. Sull’Hogerlucht attacca a sorpresa Marco Haller (Katusha-Alpecin), che prova a riportarsi sulla testa della corsa completamente da solo. Sul Taaienberg cominciano a vedersi anche i big in prima persona, con anche Peter Sagan (Bora-hansgrohe) che prova l’allungo per saggiare le gambe degli avversarsi. Non cambia ancora tuttavia l’equilibrio di una corsa che comunque comincia ad entrare nel vivo.

Dopo un tentativo di Zdenek Stybar (Deceuninck-QuickStep) seguito da Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e Wout van Aert (Jumbo-Visma) è il suo compagno Bob Jungels a trovare il varco per allungare dal gruppo. Rapidamente il campione lussemburghese si riporta sui fuggitivi, guadagnando fino a oltre un minuto malgrado la scarsa collaborazione ricevuta, anche dopo che viene raggiunto da Nils Politt (Katusha-Alpecin) e Jasha Sutterlin (Movistar). Unico fuggitivo a riuscire a restare con questi tre è Hirschi, mentre dietro anche fra i big scoppia la bagarre con Greg Van Avermaet (CCC Team) che parte sul Paterberg. Con lui solamente Van Aert, Stybar, Naesen, Keukeleire, Sagan, Vanmarcke e Trentin. La situazione sostanzialmente non cambia sul Vecchio Quaremont, dove tra i più attivi si vede Bettiol, che prov un allungo rintuzzato quando la salita si conclude.

A una quarantina di chilometri dall’arrivo, il ritmo serrato di Jungels costringe Sutterlin, Politt e Hirschi ad alzare bandiera bianca, con il lussemburghese che prosegue da solo la propria azione. Alle sue spalle l’accordo scarseggia, con la presenza di Stybar in qualità di stopper che fa saltare diversi cambi. Il battistrada guadagna quindi più di un minuto prima che ci sia maggiore regolarità tra gli inseguitori. Nel frattempo un drappello con Colbrelli, Lampaert, Gilbert, Terpstra, Langeveld e Benoot prova a riagganciarsi ai primi inseguitori, arrivando fino a una manciata di secondi.

Sul Varenstraat però Van Avermaet decide di spaccare la corsa, piazzando due veementi accelerazioni. Sulla seconda salta in aria Sagan, che insieme a Keukeleire viene ripreso dal gruppetto Terpstra. Insieme al campione olimpico rimangono solo uno splendido Stybar, Van Aert e un brillante Bettiol, che si muove molto bene. Più indietro si forma un drappello composto da Hirschi, Politt, Sutterlin, Trentin e Naesen, che non riescono ad agganciarsi ai primi inseguitori. Il quartetto con Van Avermaet procede di comune accordo, con il solo Stybar che salta i cambi avendo un compagno davanti.

L’azione di Jungels, ormai appesantita dai tanti chilometri in avanscoperta, viene tuttavia annullata a 8 chilometri dal traguardo. Il nuovo quintetto al comando collabora fino ai -5, quando Stybar tenta un primo allungo, subito rintuzzato da Van Aert. Jungels prova a partire in contropiede, ma le sue poche energie non gli consentono di fare la differenza. Il nuovo attacco del ceco arriva a 2500 metri dall’arrivo, ma stavolta è Bettiol a chiudere prontamente. Jungels si mette quindi in testa a tirare per una volata ormai inevitabile: Van Avermaet parte lungo a 300 metri, ma viene infilato da un sontuoso Stybar, che resiste al ritorno di Van Aert e festeggia il secondo successo stagionale dopo il sigillo alla Omloop Het Nieuwsblad. Bettiol parte da dietro e non riesce a trovare un piazzamento sul podio, dovendosi accontentare della quarta posizione. Più indietro gli inseguitori, con Politt che regola Trentin e Naesen allo sprint.

Ordine di Arrivo E3 Harelbeke 2019

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